Il giorno seguente la guarigione, non sapendo dell'evento straordinario, tutti pensavano di vedere uscire dalla casa della famiglia Mastroti il feretro di Maria Angelica, invece uscì lei, come risorta, per andare al Santuario di Maria SS. di Costantinopoli a ringraziare la Madre del Caro Gesù e per pregare.
La notizia della guarigione si sparse in un baleno nel paese e raggiunse anche i paesi vicini, tanto da far accorrere tutti a Papasidero, per sapere ancora di più di questo evento straordinario e ciò costrinse il Vescovo a tenere a freno la notizia in quanto quando accadono questi prodigi la Chiesa è molto prudente nell’affermazione dell'evento straordinario.
Un mese dopo la guarigione, il 2 luglio dello stesso anno, le riapparve ancora la Vergine di Costantinopoli, la quale dopo averla confortata le disse: “Come arma potente contro la tentazione, io ti lascio qui sullo sgabello l’impronta del mio piede”.
E l’impronta restò.
Inoltre, la Vergine aveva preannunciato a Maria Angelica che doveva essere paziente a portare la sua croce e di lì a poco ciò che aveva preannunciato si verificò.
Non cessarono i patimenti di Maria Angelica: un calcolo alla vescica le procurò indicibili sofferenze che la scienza non riuscì a guarire e nemmeno a lenire i forti dolori.
Così Maria Angelica sopportò tutto fino al 1873, quando un secondo intervento soprannaturale la liberò dal male.
Infatti, il 14 aprile 1873 le apparve nuovamente la Vergine che le disse: “Il 3 giugno, giorno a me dedicato, alle ore 15,00 verrò a guarirti. Ti raccomando di avvisare la tua famiglia”.